domenica 3 maggio 2020

Sola Beatitudo

Franz von Stuck - Il Bacio della Sfinge (1895)

EDIPO
Te chiamo, Dio profetico, te, difensore della verità. Al fato, io dovevo solo mio padre. Parricida due volte, funesto più che non temessi, ho ucciso anche mia madre. Annientata dal mio delitto. Mendace Febo, sono andato più in là dell'empio destino... Con passo esitante, per ingannevoli strade, trascina gli incerti piedi, Edipo. La tua mano tremante guidi la tua cieca notte. Vattene. Avanti, cammina, muovi i malfermi passi. Vattene, profugo, cammina. No, fermati, non cadere su tua madre. E voi prostrati dal morbo, esausti nel corpo, voi che traete gli ultimi respiri, ecco che fuggo, me ne vado. Rialzate la testa! Alle mie spalle l'aria si fa subito più pura. Chi giace, se ancora ha un filo di vita, si sollevi ed aspiri a vividi sorsi. Andate, portate soccorso ai moribondi: i mortiferi miasmi della terra, li porto via con me. Violente Parche, orribile tremore della Morte, Macilenza, Peste nera, rabido Dolore, venite via con me. Siete voi le guide che piacciono a Edipo.
(Seneca, Edipo, XIV)


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