Incluso nella raccolta Sacred
Treasures V - From a Russian Cathedral (Valley, 2011), non si
tratta comunque di una brano liturgico (oltretutto Sisask è
cattolico), ma di uno dei 24 inni che compongono la sua opera
intitolata Gloria Patri (1988).
La sua progressione sembra un volteggio
che ascende e poi plana lungo le pareti di un'incommensurabile
piramide di luce. La voce umana, splendore disteso sul fiume del
fiato, mostra qui con inerme semplicità mille anni di disciplina.
Urmas Sisask, che uomo!
(fonte: Marko
Kivimäe fotoblog)
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