di Domenico D'Amico
Appena ieri, io e il mio complice in misfatti culturali Franco Cilli abbiamo deciso di prenderci una pausa, almeno per il periodo elettorale (il Dottore è candidato per la lista Potere al Popolo). La pausa riguarda anche i nostri exploit radiofonici su Radio Città (Popolare Network), non a caso ieri abbiamo trasmesso un'intervista del Dottore a Viola Carofalo, portavoce di Potere al Popolo.
Appena ieri, io e il mio complice in misfatti culturali Franco Cilli abbiamo deciso di prenderci una pausa, almeno per il periodo elettorale (il Dottore è candidato per la lista Potere al Popolo). La pausa riguarda anche i nostri exploit radiofonici su Radio Città (Popolare Network), non a caso ieri abbiamo trasmesso un'intervista del Dottore a Viola Carofalo, portavoce di Potere al Popolo.
È
l'occasione giusta, almeno per me, di prendermi una vacanza (chi lo
sa, magari permanente) dalle gastrolesive frustrazioni che la
situazione politico-economica, sia a livello nazionale sia mondiale,
ultimamente mi arreca.
Con
questo blog mi propongo di offrire (ai venticinque interessati) un
panorama della mia produzione grafica, insieme a qualche altra
annotazione su soggetti, chiamiamoli così, artistico-culturali.
Iniziamo
con il primo disegno (ovviamente scelto a caso).
![]() |
Isis, Magna Deorum Madre (1996) |
Macché
a caso! È proprio Iside,
e la sua promessa di rinascita, la promessa che verrà un'altra
primavera, è proprio di lei che ho bisogno. A proposito, una delle
colpe, non più gravi ma più degradanti, dei tagliagole che
piacciono tanto agli atlantisti senza se e senza ma, è quella di
aver contaminato il sacro nome “Isis”. Pensate che perfino gli
Isis (uno
dei gruppi post-metal che preferisco in assoluto) hanno dovuto
cambiare il loro profilo Facebook, cambiandolo in “Isis the Band”,
per non essere confusi con quella feccia!
Inoltre,
ora che ci ripenso, vorrei farvi vedere il simbolo che avevo creato
per Potere al Popolo. Naturalmente non era una vera proposta,
ma quando il dottor Cilli ha condiviso il mio lavoro, ha ricevuto
solo commenti negativi. Il mio narcisismo è rimasto gravemente
lesionato!
Eccolo
qui, che ne pensate?
Nota
bene: quelle non sono ali di aquila, ma di pellicano (animale dal
forte portato simbolico, ma sorvoliamo). L'idea di base mi è venuta
dal ricordo di uno dei bozzetti che, a suo tempo, vennero presentati,
tra
il 1947 e il 1948, al concorso pubblico indetto per decidere
quale emblema adottare per la Repubblica Italiana. Alla fine ha vinto
lo stellone con la ruota dentata, ma a me il martello con le ali
piace molto di più.
Questa
è una mia rielaborazione, dato che in Rete non si trovano immagini
dalla risoluzione accettabile.
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